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22 Settembre 2022

Test autoclave obbligatori: perché sono importanti per i centri estetici

test autoclave obbligatori

Hai mai sentito parlare di test autoclave? L’autoclave è uno strumento essenziale nei centri estetici, motivo per cui è importante verificare al meglio il loro funzionamento. Essendo un’apparecchiatura che svolge funzioni anche difficili è importante assicurare al cliente la piena sicurezza, perciò esistono dei test autoclave obbligatori da eseguire.

Scopriamo insieme quali sono e le leggi a riguardo, siccome ad oggi i test sono diventati un obbligo per tutti coloro che hanno un’attività estetica. 

Secondo quali leggi l’autoclave è obbligatoria?

Esistono delle leggi in riferimento all’utilizzo dell’autoclave nei centri estetici. Ecco quali sono: 

L’ attività di Estetista viene definita nell‘ art. 1 della Legge n. 1 del 1990 come quella che: “..comprende tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorare e proteggere l’aspetto estetico, modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti.”

Perché è importante quindi la sterilizzazione? Secondo il decreto legislativo 626/94: Quando uno strumento entra a contatto con mucose sangue e tessuti DEVE essere sterilizzato (mani, piedi, unghie, trucco semipermanente, massaggi, ecc…) Sono trattamenti da considerarsi a rischio di infezioni crociate.

Perchè è importante che l’autoclave sia efficiente?

In primis è bene ricordare che l’autoclave è uno strumento che distrugge ogni forma di microrganismo presente, ad esempio facciamo riferimento a strumenti estetici come tronchesina oppure strumenti per centri di tatto come macchinette per tatuaggi.  Possiamo pensare all’autoclave come un contenitore sigillato e riscaldabile, che è in grado di sterilizzare ogni oggetto contenente. Ovviamente questo processo segue delle fasi ben precise, che sono quattro: vuoto, bilanciamento, sterilizzazione e raffreddamento.

Nella prima fase l‘aria atmosferica viene rimossa dall’autoclave e sostituita con vapore acqueo in pressione negativa. Successivamente, la temperatura viene bilanciata: a questo punto il processo di sterilizzazione richiede fino a 15 minuti a 134 gradi Celsius. L’ultima fase è il raffreddamento, durante il quale la pressione si abbassa e si crea un vuoto. Lo scopo di questo passaggio è quello di togliere il vapore dalla camera dello sterilizzatore, asciugare gli strumenti sterilizzati e prevenire la condensa, che può generare la corrosione degli strumenti.

Quali sono i test autoclave che si possono effettuare?

Ci sono tre test autoclave obbligatori che si eseguono sul test e sono: test Helix, test del Vuoto e test Bowie-Dick, vediamo le caratteristiche nel dettaglio:

  • Il test Helix è un test di penetrazione del vapore all’interno di un’autoclave di classe B (classe medica). È efficace nella sterilizzazione soprattutto di strumenti cavi e porosi, in cui il vapore acqueo penetra difficilmente. A tale scopo viene utilizzato un tubo lungo 150 cm con un diametro di 2 mm; ad una delle estremità è presente il test chimico che cambia colore a contatto con il vapore acqueo.
  • Il test del vuoto è un test di tenuta che ha come obiettivo l’efficacia della sterilizzazione in autoclave. Per ottenerlo, il vapore deve entrare in stretto contatto con l’attrezzatura. Di conseguenza è fondamentale riuscire a controllare che tutta l’aria che può limitare la penetrazione del vapore acqueo e fare da barriera isolante venga interamente rimossa. Questi test collaudano la tenuta delle valvole e verificano eventuali malfunzionamenti, ad es. guarnizioni delle porte o pompe. Facendo riferimento allo standard europeo EN 13060, la perdita può essere di/inferiore a 1,3 mbar/min entro 10 minuti.
  • Il test Bowie-Dick è un test di permeabilità del vapore per materiali porosi. È costituito da un foglio di carta che modifica il suo colore se esposto ad una certa pressione di vapore saturo. Se il foglio assume un colore uniforme e senza macchie, la penetrazione del vapore acqueo è completa. Se il vuoto non si è formato correttamente, e pertanto c’è una perdita, e se il vapore prodotto è di scarsa qualità, il test fallirà.

Test autoclave: conclusioni

Per questo concludiamo dicendo che l’autoclave deve essere una garanzia di sicurezza. La sterilizzazione non può essere osservata ad occhio nudo, però ci sono dei parametri che deve raggiungere per raggiungere quella che è la sua efficienza. E quindi i test rivestono, in tal senso, un ruolo fondamentale nel controllare periodicamente la loro efficienza. 

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